RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO 

    LINFODRENAGGIO MANUALE METODO VODDER 

     

    RIABILITAZIONE DEL

    PAVIMENTO PELVICO

    La riabilitazione del pavimento pelvico trova indicazione sia nel TRATTAMENTO che nella PREVENZIONE delle disfunzioni di quest’area del nostro corpo.

     

    TRATTAMENTO 

    DISTURBI DELLA MINZIONE

    Incontinenza urinaria, ritenzione urinaria, vescica iperattiva 

    DISTURBI DELLA DEFECAZIONE

    incontinenza fecale, defecazione ostruita, stipsi 

    PROLASSO DEGLI ORGANI PELVICI

    vescica, utero, retto 

    DISFUNZIONI SESSUALI FEMMINILI

    vaginismo, anorgasmia, dolore durante i rapporti 

    DISFUNZIONI SESSUALI MASCHILI

    disfunzione erettile, eiaculazione precoce o ritardata 

    SINDROMI DOLOROSE

    sindrome del dolore pelvico cronico, vestibulodinia e vulvodinia, cistiti ricorrenti, prostatite cronica, neuropatia del pudendo 

    CISTITI E CANDIDE RICORRENTI

    DOPO UN INTERVENTO DEGLI ORGANI PELVICI

    cesareo, isterectomia, prostatectomia 

    DOPO UN TRAUMA DA PARTO

     

    PREVENZIONE 

    DURANTE LA GRAVIDANZA IN PREPARAZIONE AL PARTO

    PRIMA, DURANTE E DOPO LA MENOPAUSA

    PRIMA DI UN INTERVENTO DEGLI ORGANI PELVICI

    cesareo, isterectomia, prostatectomia 

     

    Per la riabilitazione possono essere utilizzate diverse 

    MODALITA’ TERAPEUTICHE CONSERVATIVE

    valutando le più adatte ad ogni singolo caso: 

     

    LA CHINESITERAPIA PELVI-PERINEALE 

    IL BIOFEEDBACK 

    LA STIMOLAZIONE ELETTRICA FUNZIONALE

    LA TERAPIA COMPORTAMENTALE

     

    È prevista una prima seduta di valutazione della
    durata di 1 ora e 30 minuti
    circa.
    La durata di ogni singola seduta è di 60 minuti,
    la frequenza delle sedute va da 1 a 2 a settimana,
    il numero totale delle sedute varia in base alla
    patologia trattata.

    LA CHINESITERAPIA PELVI-PLERINALE

    Fondamentale è la prima fase di “presa di coscienza”, durante la quale il paziente prende consapevolezza del proprio pavimento pelvico, della sua anatomia e del suo funzionamento, attraverso l’uso di tavole e modelli anatomici e altre strategie opportunamente decise dal terapeuta.
    Dopo questa fase preliminare, il trattamento sarà mirato a far si che il paziente raggiunga un’adeguata attività di contrazione e rilassamento volontario della muscolatura, senza utilizzare compensi di altri gruppi muscolari (presa di coscienza del reclutamento muscolare).
    Quando il paziente ha acquisito un buon reclutamento, si andranno a modificare le alterazioni muscolari del pavimento pelvico, impostando il trattamento sul rinforzo , nel caso di ipovalidità dei muscoli del pavimento pelvico, o sul rilassamento, nel caso in cui invece la muscolatura sia costantemente contratta.
    Affinchè il trattamento riabilitativo abbia successo il paziente dovrà imparare ad utilizzare durante le attività della vita quotidiana quanto ha appreso durante le sedute terapeutiche (fase di automatizzazione dei muscoli del perineo).

     

    IL BIOFEEDBACK

    Quest’apparecchiatura si utilizza soprattutto nella fase iniziale del trattamento. Attraverso elettrodi di superficie o sonde endocavitarie (sonde vaginali e anali), permette di registrare l’attività elettrica della muscolatura pelvica e di trasformarla in un segnale visivo e/o sonoro (feedback).
    Il paziente riesce quindi a prendere coscienza del lavoro muscolare che sta eseguendo, apportando eventuali modifiche correttive volontarie in tempo reale. Può essere utilizzato anche a scopo valutativo all’inizio e/o alla fine del trattamento per verificare i risultati raggiunti.

     

     

    LA STIMOLAZIONE ELETTRICA FUNZIONALE

    E’ una terapia fisica che utilizza impulsi elettrici a scopo terapeutico, erogati tramite elettrodi di superficie o sonde endocavitarie (vaginali ed anali). Consente sia di sollecitare il recupero della forza, della resistenza, del tono e trofismo della muscolatura deficitaria, sia di ridurre o eliminare la sintomatologia dolorosa (come nella sindrome del dolore pelvico cronico).

     

    LA TERAPIA COMPORTAMENTALE
    Consente di individuare e correggere compensi e consuetudini errate nello stile di vita del paziente che possono peggiorare l’evoluzione delle disfunzioni pelvi-perineali.